Per anni l’industria del risparmio gestito è andata avanti con la consulenza semplificata: hai profilo di rischio 3, quindi puoi investire solo su fondi bilanciati.
Scusa caro consulente, ma posso investire il 50% su un fondo azionario e il 50% su un fondo obbligazionario?
Eh no, caro cliente, perché il fondo azionario ha rischio 5 e quindi risulta non adeguato al tuo profilo di rischio.
Con questo approccio un cliente che ha un milione di euro in BTP, perché rischio uno, non può fare un piano di accumulo di 200€ al mese su un fondo azionario, perché non adeguato al suo profilo di rischio.
Purtroppo, alcune banche lavorano ancora con questo arcano modello di consulenza.
Con l’avvento della consulenza avanzata, finalmente il regolatore ha chiarito che se si eroga tale servizio, si può considerare il rischio di portafoglio nel suo insieme e non del singolo fondo.
Inserire un asset rischioso nel portafoglio non è questione se è adeguato o meno al suo profilo di rischio, è questione di quale percentuale di tale asset rischioso posso inserire in base al profilo di rischio dell’investitore.
Oggi come oggi, i Crypto Assets rappresentano la scommessa più asimmetrica della storia degli investimenti.
Cosa significa “Asimmetrica”? Significa che potrebbero andare a zero (come tutti gli strumenti finanziari d’altronde), ma potrebbero anche decuplicare o più il proprio valore (come hanno già fatto in questi anni).
Immaginate di investire l’uno per cento del vostro patrimonio in tale asset class: se dovesse andare a zero avete perso l’uno per cento e quindi vi ritrovereste con il 99; se invece fa dieci volte il suo valore, allora vi trovereste con 111; questa è la grande asimmetria tra perdita e guadagno potenziale.
Tralasciando le motivazioni per cui le crypto potrebbero ancora decuplicare il loro valore nel tempo (andate su www.cryptomasterclass.net e guardatevi qualche video o ancora meglio iscrivetevi se non avete chiaro il fenomeno), risulta ovvio che la domanda sbagliata è: “perché mai dovrei investirci”; la domanda giusta è: “quanto devo investirci in proporzione al mio patrimonio?”.

Tenendo in considerazione che la correlazione storica tra Crypto Assets e altre asset class è molto bassa, come spiegato nel post: https://www.linkedin.com/pulse/quarto-buon-motivo-per-investire-crypto-assets-daniele-bernardi
Se introduco un percentuale di Crypto Assets in portafoglio l’impatto sulla volatilità del portafoglio sarà minima se la volatilità dell’asset che introduco moltiplicata per la sua percentuale sarà uguale o inferiore al portafoglio. (rileggetela perché non è un concetto intuitivo e facile).

Quindi abbiamo ipotizzato quale potrebbe essere la percentuale giusta di crypto assets da inserire in portafoglio per mantenere il rischio atteso dello stesso allo stesso livello; la domanda quindi a cui rispondere è la seguente: “qual è la componente di crypto assets che non impatta sulla volatilità attesa ma migliora il rendimento atteso?”
Ovviamente in base al profilo di rischio del cliente questa percentuale cambia, di fatto abbiamo notato che inserendo il 10% della componente azionaria presente nel portafoglio abbiamo il miglior incremento del rendimento atteso mantenendo praticamente inalterata la volatilità del portafoglio.
Nel grafico vedere i risultati della simulazione, che potranno sembrare troppo elevati, quindi di seguito riportiamo i rendimenti storici dal 2015 al 2021 di tali portafogli, come vedete sono stati addirittura superiori.

Come Diaman Partners, essendo delegati alla gestione del fondo Global Series – Digital Asset Fund, il primo NAIF (Notified Alternative Investment Fund) Maltese che investe in crypto related securities, abbiamo pensato di farvi un regalo permettendovi di scaricare gratuitamente un simulatore in excel per fare voi stessi delle simulazioni e comprendere meglio come inserire questa asset class nei vostri portafogli o nei portafogli dei vostri clienti qualora siate consulenti finanziari.
Potete scaricare gratuitamente (previa registrazione) questo simulatore qui: www.digital-asset.fund
Dopo avervi dato cinque buone ragioni per investire in crypto assets, che trovate riassunte nei link qui sotto, nei prossimi giorni vi fornirò anche tre buone ragioni per investire su un fondo attivo piuttosto che su uno passivo in tale asset class.
Daniele Bernardi, CEO del gruppo DIAMAN
DISCLAIMER: Questi post non rappresentano una sollecitazione al pubblico risparmio ne tantomeno ad uno specifico prodotto; rendimenti passati non sono garanzia di ottenere rendimenti simili in futuro. Non rappresenta consulenza finanziaria e tantomeno una consulenza specifica rivolta ad alcuno. I fondi alternativi sono riservati a clienti professionali o qualificati.
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