Il secondo buon motivo per investire in un fondo attivo quando parliamo di investimenti in Digital Asset è legato alla riduzione della volatilità e del Drawdown.
Partiamo con lo spiegare cosa significa Drawdown per chi non mastica finanza a colazione.
Il termine inglese Drawdown viene usato per indicare in termini percentuali la differenza di percentuale tra il massimo precedente ed il minimo successivo.
In altri termini misura la perdita massima registrata da uno strumento finanziario o da un prodotto finanziario, sia esso un ETP che un Fondo.
Molti ignorano che una perdita in termini percentuali costa molto più che un guadagno e questo grafico lo spiega molto bene.

Se un investitore investe in un asset che perde il 50%, per tornare da 50 a 100 deve fare il 100% di rendimento; ma nel mondo crypto, essendo la volatilità circa sei volte quella del mercato azionario, si sono viste perdite del 80% che poi costano il 400% per essere recuperate.
E’ facilmente intuibile che se riesco a ridurre la perdita anche solo portandola dal 80% al 50%, ho due vantaggi: a) la perdita seppur elevata è accettabile, b) mi costa molto meno il recupero e quindi ho maggiori prospettive di guadagno a lungo termine.
Tipicamente la differenza tra una gestione passiva (tipica degli ETF) e una gestione attiva si deve misurare non solo in termini di Perfomance (come fatto tanti) ma anche in termini di rischio, per cui si è coniato il termine inglese. “risk adjusted Return” ovvero rendimento corretto per il rischio.

Un fondo a gestione attiva non ha il compito di eliminare i piccoli drawdown di periodo, ma quello di ridurre i grossi drawdown, in modo da permettere l’inserimento di questo fondo in una strategic asset allocation e di ridurne gli impatti negativi nei momenti peggiori.
Gestire il rischio significa migliorare l’efficienza dello strumento finanziario che si mette in portafoglio, quindi è evidente che inserire uno strumento passivo che potenzialmente può perdere il 90% nel caso in cui le crypto dovessero per la quarta volta subire queste perdite momentanee non è proprio una grande idea, meglio mettere un fondo a gestione attiva che forse potrebbe guadagnare meno, ma con ogni probabilità darè più efficienza al portafoglio.


L’indicatore statistico piò conosciuto in finanza che misura questa efficienza di rendimento corretto per il rischio è l’indice di Sharpe (mentre il meno conosciuto ma più efficace si chiama Diaman Ratio, ma sono in conflitto di interessi).
Come si vede dal grafico sopra, la differenza di efficienza tra un fondo attivo ed il Bitcoin nel 2021 è stata importante.
Buoni investimenti a tutti
Daniele Bernardi
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